martedì 6 dicembre 2011

Patchwork e non solo

Ed eccomi con i risultati della mia seconda lezione di patchwork, il Log Cabin, uno dei miei blocchi preferiti, che spero di poter sfruttare presto per altri progetti e il Butter Churn (o Zangola), che a vederlo non mi piaceva molto, ma che a farlo è stato molto divertente. Fare i triangoli con il sistema che ci hanno insegnato al corso è davvero semplice. Pensavo fosse chissà che complicazione e invece ci si mette un attimo!


Sono così impaziente di fare i prossimi blocchi e di imparare il resto! Solo che a lezione, tra tagliare, cucire, stirare e ascoltare le spiegazione non posso prendere appunti, chissà se riuscirò poi a mettere in pratica da sola a casa le cose che ho imparato e a realizzare qualcosa per conto mio.
Questo fine settimana, complice una nebbia da paura, sono rimasta a casa e mi sono data al cucito... ma non ho cucito nessun blocco, bensì un pannello-calendario dell'avvento.
L'avevo comprato alla fiera Passatempi e Passioni a Forlì, una piccola fiera graziosa, (nulla a che vedere con Abilmente di Vicenza, però c'erano parecchie cosine interessanti). Dato che non ero riuscita ad andare a Vicenza mi sono accontentata di questa fiera giovane giovane (è solo il secondo anno che la fanno) ma sono riuscita lo stesso a comprare delle cosucce carine. Tra queste c'era appunto un pannello per realizzare un calendario dell'avvento a forma di albero con delle piccole decorazioni da appenderci. Non mi piaceva l'idea di incollarle sul feltro e appenderle con dei bottoncini, perché sarebbero state piatte e io invece le volevo morbide e cicciotte e volevo un'idea che mi permettesse di attaccarle ogni anno in un punto diverso.
Così mi è venuto fuori così:


Non l'ho ancora appeso, per ora se ne sta appoggiato alla porta dell'armadio. Il retro l'ho fatto con una bellissima stoffina verde a fiocchi di neve (che ovviamente mi sono dimenticata di fotografare... che rottura non avere una macchina fotografica mia a portata di mano)
Nella parte bassa c'è una serie di taschine dove riporre gli ornamenti ancora da appendere.

E questo è un ornamento in dettaglio, la casetta di pan di zenzero, la mia preferita!

Li ho cuciti uno per uno con una leggera imbottitura, risvoltati e fissati e ci ho messo nastrino e campanella. E dietro ci ho cucito delle minuscole spille da balia per attaccarli al pannello con l'albero.
Cucirli uno per uno è stato più un supplizio che un divertimento, perché ho avuto la malsana idea di usare la macchina da cucire. Non sono una grande esperta e fare tutte quelle curve e cuciture così piccole è stata davvero un'impresa. Non vi dico poi risvoltarli, a volte avevo lasciato un'apertura così piccola che non ci passavo neanche con il dito. Forse avrei fatto prima a cucirli a mano, almeno avrei ottenuto delle cuciture curve più uniformi. Ma probabilmente cucendo a mano sarei ancora lì a fare i primi ornamenti.
Comunque è stata una bella soddisfazione riuscire a finirlo.
E non ancora paga della mia giornata di cucito, ieri sera mi sono data al ricamo... e mi sono portata finalmente avanti con il mio Christmas Rules, che era fermo da maggio... Dubito di riuscire a finirlo per Natale, ma intanto ci provo... una crocetta là e una qua, prima o poi lo finirò.


Ahhhh, per ora è tutto... che faticaccia. Ma ne valeva la pena.

venerdì 25 novembre 2011

Prima lezione di patchwork

Ah, che meraviglia! Oggi sono stata alla mia prima lezione del corso di patchwork!
Sono tutta elettrizzata, ho voglia di fare, cucire, tagliare, assemblare, combinare stoffe e colori... sono in piena frenesia da patchwork!
Al corso siamo solo in due, dovevamo essere 4, ma come spesso succede, all'ultimo minuto 2 non hanno confermato. Meglio così, abbiamo l'insegnante tutta per noi, una macchina da cucire a testa, tutto lo spazio per lavorare in libertà e soprattutto un'insegnate disponibile pronta a rispondere e tutte le nostre domande.
In sole due ore ho capito dove sbagliavo nei miei tentativi da autodidatta e imparato trucchetti che non avrei neanche mai immaginato per combinare quei fantastici pezzettini di stoffa in maniera impeccabile.
E ora mi scoccia solo non avere il tempo per esercitarmi a casa con quello che ho imparato!
Le stoffine che hanno scelto per il progetto del corso sono bellissime, verdi, marroni, beige e bordeaux, tutti i colori della terra in autunno che preferisco. Quando le abbiamo tirate fuori dal pacchettino del kit per il corso non credevo ai miei occhi! Temevo fosse una cosa fru-fru tutta rosa con gli orsetti e invece l'insegnante e la titolare del negozio hanno scelto proprio stoffine che incontrano i miei gusti. Che bello!
Abbiamo imparato a fare due quadrati base, il Nine Patch e il Rail Fence e devo proprio dire che se prima mi sembravano impossibili da fare, ora ho scoperto che in realtà sono semplicissimi!

Ed ecco qui i miei primissimi quadrati (foto orrida fatta col cellulare...):


Non vedo l'ora sia venerdì prossimo!

martedì 22 novembre 2011

Nuove imprese

Da anni sono affascinata dal mondo del patchwork. Mi sono pure comprata base da taglio, cutter a rotella, libri e riviste per imparare da autodidatta e non parliamo delle montagne di stoffine, acquistate solo perché mi piacevano, senza avere la benché minima idea di come le avrei utilizzate. Ho fatto anche qualche tentativo, ma con scarsi successi.
Ora ho scovato per caso questo angolino delizioso:


e d'impulso mi sono iscritta a un corso di patchwork!
Comincio venerdì, non vedo l'ora!
Impareremo le basi, come realizzare i quadrati tradizionali (log cabin, nine patch, ohio star ecc), e rifinire di retro e bordo una mini coperta.
Sono così elettrizzata! Da quando mi sono iscritta continuo a tirar fuori le mie stoffine sognando le cose meravigliose che vorrei realizzare. Me le guardo e riguardo abbindando disegni e colori solo per poi rimetterle via in attesa della prima lezione.
Il corso è comprensivo di materiali, ma non so ancora che stoffe hanno scelto, perché quando mi sono iscritta mi hanno fatto vedere una trapuntina a fantasie primaverili. Ora ne stavano preparando una più invernale. Spero mi piaccia. Ma sono sicura di sì, perché l'importante non sono i colori dell'oggetto in sè, quanto imparare le tecniche per farne tanti altri.
Mi spiace solo che il corso non sia iniziato prima, così magari per Natale avrei potuto realizzare regalini patchwork per tutti!


domenica 6 novembre 2011

Riprendere i fili in sospeso

Dopo tanto tempo è sempre un'emozione particolare riprendere in mano i lavori lasciati in sospeso.
Ci sono i ricami appena inziati, che a volte non ti ricordi neanche più perché li avevi scelti.
Ci sono i lavori quasi finiti, a cui manca veramente poco, ma che per chissà quale strana ragione ti sono venuti a noia e non hai la benché minima voglia di mettere quelle ultime crocette.
E ci sono altri lavori a vari stadi, accantonati per un motivo o per un altro, senza un reale perché.
Scegliere con quale ricominciare è sempre un po' difficile.
Dopo tanto tempo di inattività, come riprendere l'attività fisica dopo un infortunio, non bisogna strafare. Lanciarsi a capofitto in un'impresa troppo grossa può essere controproducente. Non si vedono i risultati in fretta e ci si scoraggia.
In più bisogna lasciarsi guidare dal cuore. Inutile riprendere con un lavoro promesso a qualcuno da anni se quel ricamo non ci stimola. Si rischia di far passare altri anni senza portare a termine nulla.

Oggi ho cercato di fare un po' il punto della situazione di tutti i miei lavori incompiuti. Si avvicina l'inverno, si sta a casa di più, magari per colpa di un'infreddatura che non ti farebbe schiodare dal divano neanche per tutto l'oro del mondo e poi si sta avvicinando il Natale. Quindi quale occasione migliore per riprendere ago e filo e rimettersi all'opera, ora che ho un po' più di tempo?
Ma scegliere su cosa mettermi a lavorare non è semplice. Dopo un pomeriggio passato tra schemi e ricami non ho ancora deciso cosa fare.
Finire un lavorone immenso, di cui mi manca veramente poco, che devo regalare? Mi piacerebbe togliermelo di mezzo e non pensarci più, ma è un soggetto che non ho mai amato, riprendere con quello mi farebbe venire solo l'ansia.
Riprendere il mio SAL natalizio, sperando di concluderlo in tempo per le feste? Forse.
O cominciare qualcosina di nuovo, di cui ho già tutto pronto, tanto per fare un lavoretto piccolo e semplice per rimettermi in marcia?
Sono ancora molto dibattuta.
Ho fatto un giro tra i blog, mi sono lustrata gli occhi con tante creazioni magnifiche, mi sono fatta tentare da qualche swap, ho curiosato tra le novità del punto croce.
Insomma, mi sono fatta una bella cura per riprendere l'entusiasmo creativo lasciato in sospeso.
Ci mediterò ancora un po', chissà che la notte non mi porti consiglio.
Intanto posto l'ultima foto che avevo fatto al mio SAL di Lizzie Kate, credo fosse la tappa di maggio o giù di lì.


Ero andata avanti di un altro flip, quindi sono a "fa-la-la as you decorate". Ma quest'estate in vacanza mi hanno rubato la macchina fotografica (con tutte le foto della vacanza GRRRRRR!!!) e quindi, in attesa che Babbo Natale me ne porti una nuova, non ho altro da pubblicare.

sabato 5 novembre 2011

Dalla bruma riappare la strega...

... che non era scomparsa ma solo rintanata nel suo antro a lavorare!
Sono stata "via" per mesi... non fisicamente, perché ero sempre dove sono ora, ma sono stata via con la mente e con il cuore. Indaffarata come non mai a realizzare un mio piccolo sogno.
Mi è stata data un'occasione e io ci ho messo tutta me stessa per realizzarla al meglio, lasciando da parte ago, filo, colori e tutto il resto.
E ora che ho "partorito" e consegnato il mio "bambino" in mani altrui mi sento un po' vuota. Sono stata per mesi tra libri e dizionari, sommersa da carte, appunti e post-it sparsi ovunque per non farmi scappare neanche una parola e adesso mi guardo in giro per casa e mi chiedo: da che parte comincio?
Per chi non lo sapesse... un anno fa ho lasciato un lavoro sicuro che però mi aveva portato alla depressione per riprendere le redini di un sogno iniziato e mai portato a termine. Mi ci sono ributtata a capofitto, credendoci con tutte le mie forze e finalmente ho colto il mio primo frutto. Ho ripreso a fare la traduttrice, un lavoro mal pagato, incerto, bistrattato eppure meraviglioso. E sono riuscita a tradurre il mio primo romanzo, che vedrà la luce l'anno prossimo.
Solo che ora, dopo mesi passati a digitare su una tastiera come una forsennata, per vincere la lotta contro la data di scadenza della consegna, mi sento veramente svuotata.
La casa è un disastro, sotto il letto non ci sono più gatti, ma tigri, ho ancora tutti i vestiti estivi da stirare e mettere via per il cambio di stagione, montagne di panni da lavare, strati di polvere in giro che per tirarli via non basta lo straccio ma ci vuole il badile... e non parliamo della valigia che ho usato per l'unica settimana di vacanza che mi sono concessa quest'estate... in parte è ancora da disfare.
Ma anche se il lavoro ha assorbito tutte le mie energie e mi ha lasciato il vuoto ora che non c'è più, sono felice. Felice come non ricordo di essere mai stata. Una felicità dovuta interamente alle mie capacità e alla mia costanza. E vabbè, anche a un pizzico di fortuna.
Molte creative che passeranno di qua forse non capiranno... ma forse invece sì. Perché è la felicità dovuta all'aver prodotto qualcosa con le proprie abilità, senza l'aiuto di nessuno.
E ora che ho finito devo riprendere da dov'ero rimasta. Ma con tutto il disastro che mi circonda e tutti i lavori da brava massaia che dovrei fare, non so da che parte iniziare. E così invece che tirar fuori l'asse e il ferro da stiro, o lo straccio e lo spazzolone, mi ritrovo a pensare ai miei lavori di ricamo lasciati in sospeso (a prendere polvere pure quelli!).
E penso che manca poco a Natale, e che vorrei almeno finire un ricamino prima delle feste.
Chissà, forse riempire il vuoto lasciato dal "mio" romanzo con le crocette è proprio quel che mi serve per ricaricarmi.

venerdì 22 aprile 2011

Tempo che passa

Sigh, è già Pasqua... il tempo vola via a velocità impressionante. E io non ho ricami nuovi, né progressi da mostrare. Avevo in programma di iniziare un sacco di cose, di finire tanti wip e ufo, ma come al solito mi sono arenata. Mi rifugio dietro la scusa del lavoro, la sera sono così stanca che non ho neanche la forza di tirare fuori l'ago. Ma va bene così, perché il lavoro nuovo mi piace, ho superato il periodo di prova e mi hanno confermata fino a dicembre. E l'altro mio lavoro, quello freelance, che dovrei fare invece di star qui a postare commenti inutili, procede a rilento ma procede e mi da tanta soddisfazione.
Quindi stavolta se non ricamo non è perché son giù di morale, ma semplicemente perché sono stanca, tutto qui. Sarà la vecchiaia? Forse... tra un po' è il mio compleanno e mi sono accorta di avere qualche capello bianco che fino all'anno scorso non avevo, e stavo meditando che sarebbe ora di usare qualche crema antirughe più intensa. Paranoie di una quasi trentacinquenne.
Vorrei approfittare di questi due giorni di festa per iniziare le casette del Sal di Maryse che attendono ancora da gennaio, o andare avanti col mio Christmas Rules... o finire il quadretto con la lavanda che mia madre aspetta da tre feste delle mamma, ma credo che alla fine passerò il tempo a rilassarmi con qualche bel libro.

mercoledì 6 aprile 2011

SAL e non solo


Ecco la prima tappa di questo mio nuovo Sal per il 2011, il Sal I Love Lizzie Kate. Mi fa un po' strano ricamare pupazzi di neve e cardinali rossi a primavera, ma se voglio che sia pronto per Natale devo adattarmi... e in fondo è solo primavera, pensate un po' come sarà ricamare renne ad agosto!
La foto del sal però è solo un pretesto per questo post... ho bisogno di sfogarmi un pochino.
Per chi non avesse seguito le mie vicende sul vecchio blog di splinder, ho ripreso a frequentare i forum e i blog di punto croce e creatività dopo un lungo periodo di "umore nero", se si può chiamare così.
Da qualche mese, diciamo verso la fine dell'anno scorso, ho ripreso in mano ago e filo e ricucito anche i contatti, non solo ricominciato a crocettare.
Solo che mi sento sempre in disparte.
Cerco di partecipare alle chiacchiere del forum, a girare per i blog, ma mi sembra non aver niente da dire e se ho voglia di dire qualcosa, a nessuno interessa quello che dico.
Ma vediamo di spiegarmi meglio: in particolare sui forum, mi capita di lasciare qualche post, per far vedere i miei ricami o introdurre qualche argomento di discussione, e mi sento totalmente ignorata. Neanche un singolo commentino. Mentre magari ci sono altre che pubblicano foto di tele ancora bianche con solo 2 crocette, dicendo cosa hanno iniziato, o foto di ricami con 10 crocette in tutto e pure tutte dello stesso colore, ed ecco che fioccano pagine e pagine di commenti e complimenti entusiasti.
Non che io creda di essere più brava di loro, di questo sono sicura, ma a volte mi domando se tutti quei commenti siano davvero sinceri o se una scriva "bello, brava, complimenti" solo per simpatia o gentilezza e in realtà pensi tutt'altro.
Io non riesco proprio a commentare un post o una discussione sul forum sprecandomi in complimenti che non penso davvero. Se un ricamo non mi piace, vuoi per il soggetto o per come è realizzato o magari solo perché per una mia idiosincrasia detesto i bavaglini ricamati, indipendentemente dalla persona che l'ha ricamato, proprio non ce la faccio a dire "bello, brava". Quindi se un ricamo non mi piace preferisco non dire nulla, mica posso commentare "che schifezza hai ricamato?", anche se non sono mai schifezze, è che a me certi soggetti proprio non piacciono. Tanto per capirci ci sono anche ricamatrici che mi piacciono molto e che ricamano sempre cose meravigliose che ogni tanto ci infilano in mezzo un soggetto che non capisco, non condivido e semplicemente non mi piace. Ma proprio per questo mi sento ipocrita a dire lo stesso che è bello. Magari sarà obiettivamente bello, perché è ricamato con una tecnica impeccabile, o è un ricamo particolarmente difficile o che ne so, ma se non mi piace è più forte di me, le mie dita non riescono a digitare complimenti fasulli.
E siccome per i casi della vita io non ho figli e non ho neppure in programma di farne (almeno per qualche anno ancora, sempre che nel frattempo non vada in menopausa), mentre sono circondata da neomamme o mamme a tempo pieno che ricamerebbero anche i pannolini dei loro figli, mi capita sempre più spesso di vedere i suddetti bavaglini ricamati e tutte le altre cianfrusaglie infantili con pupazzetti disney, winnie pooh e bebè di ogni sorta. Cosa dovrei dire? Bello, brava? Sì, magari sarebbe una gentilezza da parte mia per condividere la gioia della mammina e forse mi dimostro un po' stronza nel non farlo, ma se quei ricami proprio non mi piacciono, anzi, mi danno quasi sui nervi, come faccio?
Anch'io di recente ho ricamato qualcosa da corredino per un'amica che partoriva... una schifezza di ricamo! L'avevo fatto quasi senza neanche pensarci, una crocetta dietro l'altra in fretta e furia per terminare prima della nascita. Credo sia uno dei ricami più schifidi che abbia mai fatto. Ma per quello ho ottenuto una pioggia di complimenti, mentre per altri ricami che mi piacevano di più e di cui vado molto orgogliosa, neanche uno.
Quindi, da questo fatto deduco che la cosa sia reciproca... alle neomamme piacciono solo i ricamini per i loro piccoli e a chi non ha figli piacciono altre cose.
Oppure nessuno mi lascia più commenti proprio perché con gli anni sto diventando sempre più stronza? E quindi, dato che non mi sdilinquisco in complimenti, per ripicca nessuno commenta più i miei post?
Può darsi.
Sono stata a lungo dibattuta se scrivere o meno queste cose. Rischio di attirarmi l'antipatia di tutte le ricamatrici e magari non solo di quelle. Ma credo che un blog dovrebbe essere prima di tutto lo spazio dove poter esprimere i propri pensieri, quindi eccomi qua a scrivere quello che penso.
Forse dovrei mettere da parte la stronza che è in me e per pura gentilezza nei confronti di chi crea qualcosa con le proprie mani dovrei comunque apprezzare il lavoro altrui, indipendentemente dai soggetti realizzati.
Ma credo che i ricami vadano davvero a gusti, come i cibi, i film, i libri e la musica. Ci sono cibi, autori, film, canzoni che non sopporto, che non riesco proprio ad affrontare. Ma ci sono persone che invece amano proprio ciò che io detesto. E solo perché i nostri gusti sono diversi, non è detto che io e la persona in questione ci detestiamo. Ho una carissima amica che ha gusti totalmente opposti ai miei. E io non mi offendo se lei dice che i romanzi che leggo sono una porcheria nè lei si risente se io le dico che il suo film preferito è una schifezza.
Però ho la sensazione che nel mondo del punto croce stia succedendo proprio questo: se qualcuna non apprezza un tuo ricamo, o se tu non aprezzi il suo, sembra quasi che sia un torto personale.
Forse mi sto facendo un sacco di problemi per niente.
Forse tutto dipende dal fatto che mi sento diversa dalla maggior parte delle frequentatrici dei forum a crocette o di tante ricamatrici dei blog.
Non ho figli e non li voglio, detesto pulire la casa e lo faccio il meno possibile, sono tutta concentrata sul lavoro e sulla carriera che vorrei fare, leggo tanto e non mi pare di leggere abbastanza, sono disordinata in tutto e non riesco a mettere ordine nella mia vita.
Insomma, l'esatto opposto di quelle donne che tanto ammiro che riesco a destreggiarsi tra figli, casa, marito e magari pure lavoro e che hanno case che sembrano uscite dalle riviste di arredamento.
Io ho ancora roba dentro a scatoloni che risalgono a cinque anni fa.
E forse, come io non mi riconosco nelle mamme a tempo pieno o nelle casalinghe super organizzate, neppure loro si riconoscono in me, ed è per questo che io non commento loro e loro non lasciano i loro commenti a me.
Però alla lunga questo è alienante. Mi fa sentire isolata. Vorrei far parte di un gruppo, ma per quanto mi sforzi, non mi ci sento dentro. E continuo a chiedermi se anche le altre mi sentano estranea, un'infilitrata abusiva che non ha nessun diritto a stare in mezzo a loro.
Mah... forse sono solo mie paranoie dovute allo stress.
Forse tra un po' andrò in sollucchero per un bavaglino o una presina. E rileggendo questo mio delirio mi chiederò che cosa mi passava per la testa.

lunedì 21 marzo 2011

Continuano le prove

Ed eccomi alle prese con il mio nuovo tentativo di post.
Ho trovato lo sfondo che mi si addice, sui toni del verde, con i trifogli irlandesi e un'aria magica anche se in minima parte. Sono anche riuscita a sistemare la faccenda delle colonne, però lo sfondo non mi si vede tutto. A questo punto immagino sia una questione di grandezza di schermo, per quello non riesco a vederlo completo. Se c'è qualcuna di passaggio che ha lo schermo grande, mi può dire che vede?
Comunque 'sto blogspot, impostazioni di colonne e sfondo a parte, mi sembra più semplice di splinder. Su splinder se volevi farti una modifica al template o aggiungere un link c'era da diventare matti se non sapevi come usare l'html. Qua invece mi sembra tutto più in stile "clicca e aggiungi". Soprattutto le foto, non c'è neanche bisogno di caricarle su un server prima, ma basta aggiungerle qui. Credo sia questo che lo sta rendendo molto popolare tra le amiche crocettine.
Io purtroppo non sono appassionata di foto, uso solo e sempre le impostazioni automatiche della macchina fotografica e non ho la pazienza di mettermi a creare composizioni decorative o inquadrature particolari. Quindi piazzo l'oggetto da fotografare sul tavolo, inquadro con la macchinetta e click. Foto fatta. Amen.
Ma d'altra parte io amo scrivere, non elaborare le immagini. Quindi qui nel mio angolino (per chi non mi conosce già) ci saranno tanti discorsi a vanvera, tanti pensieri sparsi e ogni tanto qualche foto un po' squallida dei miei lavoretti a punto croce o di pittura country, o se mi sento particolarmente creativa, qualcosa di cucito.
Ultimamente sono piuttosto impegnata con il mio nuovo lavoro e quindi non riesco a crocettare molto. Ma ho iniziato da poco il SAL Lizzie Kate del forum Follie a Punto Croce e sto ricamando la serie delle Christmas Rules. Mi fa un po' strano ricamare a inizio primavera qualcosa di natalizio, ma spero sarà pronto per Natale. Di foto ovviamente non ne ho ancora, ho appena iniziato, ma dato che la scadenza della prima tappa è prevista per il 1 aprile, prossimamente metterò anche una piccola foto.
Che altro dire di questo mio nuovo blog? Devo ancora specificare su splinder che ho in mente di traslocare, quindi al momento posto un po' qua un po' là, tanto per vedere come mi trovo qui in questa nuova casetta.
Ho visto che tante altre crocettine quando hanno traslocato si sono premurate di inserire i collegamenti ai loro album di vecchi ricami o hanno reinserito tutte le foto vecchie sul nuovo blog. Io (la solita scansafatiche) non credo che lo farò, innanzitutto non ho intenzione di chiudere il vecchio blog di splinder, secondo non ho voglia di crearmi un album da zero (non metto nemmeno le foto su facebook, figuratevi!), ultimo... questo blog è tutto nuovo, quindi voglio partire da dove sono arrivata ora, non soffermarmi sui lavori passati.
Quindi Buona Primavera a tutti... e buon inizio anche al mio blog, che la primavera sia con te!

martedì 15 marzo 2011

Un nuovo inizio?

Sto facendo qualche prova per vedere se è il caso o meno di trasferirmi su blogspot...
Mi piace un sacco questo sfondo che ho trovato, ma non mi si vede bene e non capisco dove sbaglio.
Qualcuno di passaggio mi sa dare qualche indicazione per far sparire tutta la zona bianca che lo copre?
Ho modificato le larghezze delle colonne, e quelle mi andrebbero anche bene così, ma voglio che si veda bene lo sfondo, uffa!
Altrimenti cosa ho perso tempo a fare nel cercarlo???
Sarò io che sono rimbecillita e non capisco...