lunedì 17 marzo 2014
lunedì 24 febbraio 2014
Tutto è bene quello che finisce bene
Finito! La gioia di aver finito questo ricamo dopo ben 6 anni era talmente grande che ho dovuta commemorarla con un post sul blog.
Ho fatto uno schifo di foto con il cellulare, si vede pure la tovaglia di sotto tra la trama della stoffa, ma non importa. È finito. Ed è l'unica cosa che conta.
Mi sembra di essermi tolta un macigno dalla schiena.
Avevo iniziato questo ricamo nell'aprile del 2008. E l'ho finito ieri. Quasi sei anni. Ovviamente a ricamare non ci ho messo poi tanto, sono stata diversi anni senza toccare un ago. Ma questo ricamo non mi era mai piaciuto e averlo finalmente finito ha un sapore tutto particolare. Devo regalarlo, mi era stato commissionato, forse la persona che me l'ha chiesto neanche si ricorda più di avermelo richiesto, ma potermene finalmente liberare mi dà una gioia incredibile. Davvero mi sembra di essermi tolta un peso.
E non voglio più ricamare niente su commissione.
Voglio fare solo quello che mi piace, quando ne ho voglia e perché ho deciso di farlo io.
E solo per me. Basta regali. Devo fare qualcosa per me.
Fa tutto parte della mia riabilitazione. Devo recuperare la mia vita, gestire lo stress e l'ansia. E se crocettare mi rilassa, bene. Se comincia a diventare un peso, lo devo mettere da parte.
Per questo, anche se dopo diversi anni ho ricominciato da pochi giorni a crocettare, non voglio tornare a frequentare forum o pagine di punto croce, né guardare schemi, né lasciarmi influenzare da idee, progetti e nuove tendenze. Voglio fare tutto con calma, con i miei ritmi. Ricamare le cose che ho sempre voluto ricamare, ma che non ho mai fatto perché mi sono lasciata tentare da un sal, da uno scambio, dalla voglia di regalare un pensierino a qualcuno.
Devo ricamare perché mi rilassa contare i punti e perché mi dà soddisfazione creare qualcosa con le mie mani. Fine. Punto. Stop. Altrimenti mi torna l'ansia da prestazione e lo spirito competitivo e l'angoscia di non aver mai il tempo per fare niente. Mi basta già il lavoro con le sue scadenze a farmi venire l'ansia. E dopo l'incidente dello scorso anno, devo imparare a dare una nuova dimensione al mio tempo. E se ne mio tempo c'è anche lo spazio per qualche crocetta senza stress ogni tanto, ben venga.
sabato 3 marzo 2012
Libri e Fissazioni
Ciao a tutti... e ciao bloggino trascurato!
E' da un po' che non aggiorno con le novità perché ad essere sincera di novita crocettose e creative non ce ne sono, o se ci sono, sono talmente piccole e banali da non meritare neanche un post.
Le novità invece ci sono in altri campi... sono presissima dal lavoro. Sono stati soddisfatti dalla mia prima prova e mi hanno assegnato un'altra traduzione. E io sono super-mega-stra-felice! Non mi rimane quasi neanche il tempo per dormire, ma poter finalmente fare il lavoro che ho sempre sognato non ha prezzo.
E ad aprile (il mese del mio compleanno, altro motivo in più di contentezza!) esce finalemente la mia prima fatica
E' da un po' che non aggiorno con le novità perché ad essere sincera di novita crocettose e creative non ce ne sono, o se ci sono, sono talmente piccole e banali da non meritare neanche un post.
Le novità invece ci sono in altri campi... sono presissima dal lavoro. Sono stati soddisfatti dalla mia prima prova e mi hanno assegnato un'altra traduzione. E io sono super-mega-stra-felice! Non mi rimane quasi neanche il tempo per dormire, ma poter finalmente fare il lavoro che ho sempre sognato non ha prezzo.
E ad aprile (il mese del mio compleanno, altro motivo in più di contentezza!) esce finalemente la mia prima fatica
Non sarà un grande capolavoro della letteratura, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. E se per caso qualcuna lo vorrà leggere, è una storia gradevole e spensierata di un amore sbocciato durante la Guerra delle due Rose.
Novità lavorative a parte... mi è scoppiata una nuova fissa, che non ha niente a che fare con il punto croce e affini. Ma si tratta delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin.
Tutto è iniziato quelle due settimane di neve assurda che qui ci ha bloccati tutti chiusi in casa. Dato che non si vedeva nemmeno la tv perché con tutta quella neve l'antenna non riceveva neanche il segnale, ci siamo messi a guardare la serie tv Il Trono di Spade che mi ero fatta registrare quando l'avevano trasmessa su Sky. Ed è stato amore a prima vista. O a prima puntata ad essere precisi. E il più, a vedere un metro e mezzo di neve fuori dalla finestra, non c'era nulla di più appropriato che il motto di Casa Stark, "L'inverno sta arrivando".
Arrivata all'ultima puntata però sono stata presa dalla disperazione... e adesso? Che faccio? Come posso prolungare la magia dei Sette Regni in attesa della seconda serie del telefilm? L'unica soluzione era mettersi a leggere i libri. Così, armata di scarponi da neve, sono andata a caccia dei libri, presi tutti in blocco con un salasso non indifferente. E ho iniziato a leggerli. E non sono più riuscita a smettere. Ho iniziato ora il quarto, o l'ottavo in edizione italiana, visto che la Mondadori ha avuto la brillante idea di spezzare ogni libro originale in più parti, per la gioia di noi lettori e soprattutto per la gioia dei nostri portafogli. E dopo ormai un mese di lettura assidua l'unica domanda che mi pongo è: ma come mai non li ho mai letti prima???
E' una saga fantasy stupenda, completamente diversa da qualsiasi altro fantasy abbia mai letto prima. E ci sto facendo una vera fissazione, mi ritrovo a pensare ai personaggi anche quando vado al lavoro o sono a fare la spesa. E a ogni pagina temo per le sorti di ognuno perché Martin non va certo per il sottile con le sue creature. Altro che colpi di scena, qui son vere e proprie mazzate. Ma proprio per questo mi piace sempre di più, è davvero spiazzante.
Quindi ecco perché non ho più aggiornato il blog... un po' perché sono presa dal lavoro, un po' perché sono immersa nella lettura.
martedì 6 dicembre 2011
Patchwork e non solo
Ed eccomi con i risultati della mia seconda lezione di patchwork, il Log Cabin, uno dei miei blocchi preferiti, che spero di poter sfruttare presto per altri progetti e il Butter Churn (o Zangola), che a vederlo non mi piaceva molto, ma che a farlo è stato molto divertente. Fare i triangoli con il sistema che ci hanno insegnato al corso è davvero semplice. Pensavo fosse chissà che complicazione e invece ci si mette un attimo!
Non l'ho ancora appeso, per ora se ne sta appoggiato alla porta dell'armadio. Il retro l'ho fatto con una bellissima stoffina verde a fiocchi di neve (che ovviamente mi sono dimenticata di fotografare... che rottura non avere una macchina fotografica mia a portata di mano)
Nella parte bassa c'è una serie di taschine dove riporre gli ornamenti ancora da appendere.
E questo è un ornamento in dettaglio, la casetta di pan di zenzero, la mia preferita!
Li ho cuciti uno per uno con una leggera imbottitura, risvoltati e fissati e ci ho messo nastrino e campanella. E dietro ci ho cucito delle minuscole spille da balia per attaccarli al pannello con l'albero.
Cucirli uno per uno è stato più un supplizio che un divertimento, perché ho avuto la malsana idea di usare la macchina da cucire. Non sono una grande esperta e fare tutte quelle curve e cuciture così piccole è stata davvero un'impresa. Non vi dico poi risvoltarli, a volte avevo lasciato un'apertura così piccola che non ci passavo neanche con il dito. Forse avrei fatto prima a cucirli a mano, almeno avrei ottenuto delle cuciture curve più uniformi. Ma probabilmente cucendo a mano sarei ancora lì a fare i primi ornamenti.
Comunque è stata una bella soddisfazione riuscire a finirlo.
E non ancora paga della mia giornata di cucito, ieri sera mi sono data al ricamo... e mi sono portata finalmente avanti con il mio Christmas Rules, che era fermo da maggio... Dubito di riuscire a finirlo per Natale, ma intanto ci provo... una crocetta là e una qua, prima o poi lo finirò.
Ahhhh, per ora è tutto... che faticaccia. Ma ne valeva la pena.
Sono così impaziente di fare i prossimi blocchi e di imparare il resto! Solo che a lezione, tra tagliare, cucire, stirare e ascoltare le spiegazione non posso prendere appunti, chissà se riuscirò poi a mettere in pratica da sola a casa le cose che ho imparato e a realizzare qualcosa per conto mio.
Questo fine settimana, complice una nebbia da paura, sono rimasta a casa e mi sono data al cucito... ma non ho cucito nessun blocco, bensì un pannello-calendario dell'avvento.
L'avevo comprato alla fiera Passatempi e Passioni a Forlì, una piccola fiera graziosa, (nulla a che vedere con Abilmente di Vicenza, però c'erano parecchie cosine interessanti). Dato che non ero riuscita ad andare a Vicenza mi sono accontentata di questa fiera giovane giovane (è solo il secondo anno che la fanno) ma sono riuscita lo stesso a comprare delle cosucce carine. Tra queste c'era appunto un pannello per realizzare un calendario dell'avvento a forma di albero con delle piccole decorazioni da appenderci. Non mi piaceva l'idea di incollarle sul feltro e appenderle con dei bottoncini, perché sarebbero state piatte e io invece le volevo morbide e cicciotte e volevo un'idea che mi permettesse di attaccarle ogni anno in un punto diverso.
Così mi è venuto fuori così:
Nella parte bassa c'è una serie di taschine dove riporre gli ornamenti ancora da appendere.
E questo è un ornamento in dettaglio, la casetta di pan di zenzero, la mia preferita!
Li ho cuciti uno per uno con una leggera imbottitura, risvoltati e fissati e ci ho messo nastrino e campanella. E dietro ci ho cucito delle minuscole spille da balia per attaccarli al pannello con l'albero.
Cucirli uno per uno è stato più un supplizio che un divertimento, perché ho avuto la malsana idea di usare la macchina da cucire. Non sono una grande esperta e fare tutte quelle curve e cuciture così piccole è stata davvero un'impresa. Non vi dico poi risvoltarli, a volte avevo lasciato un'apertura così piccola che non ci passavo neanche con il dito. Forse avrei fatto prima a cucirli a mano, almeno avrei ottenuto delle cuciture curve più uniformi. Ma probabilmente cucendo a mano sarei ancora lì a fare i primi ornamenti.
Comunque è stata una bella soddisfazione riuscire a finirlo.
E non ancora paga della mia giornata di cucito, ieri sera mi sono data al ricamo... e mi sono portata finalmente avanti con il mio Christmas Rules, che era fermo da maggio... Dubito di riuscire a finirlo per Natale, ma intanto ci provo... una crocetta là e una qua, prima o poi lo finirò.
Ahhhh, per ora è tutto... che faticaccia. Ma ne valeva la pena.
venerdì 25 novembre 2011
Prima lezione di patchwork
Ah, che meraviglia! Oggi sono stata alla mia prima lezione del corso di patchwork!
Sono tutta elettrizzata, ho voglia di fare, cucire, tagliare, assemblare, combinare stoffe e colori... sono in piena frenesia da patchwork!
Al corso siamo solo in due, dovevamo essere 4, ma come spesso succede, all'ultimo minuto 2 non hanno confermato. Meglio così, abbiamo l'insegnante tutta per noi, una macchina da cucire a testa, tutto lo spazio per lavorare in libertà e soprattutto un'insegnate disponibile pronta a rispondere e tutte le nostre domande.
In sole due ore ho capito dove sbagliavo nei miei tentativi da autodidatta e imparato trucchetti che non avrei neanche mai immaginato per combinare quei fantastici pezzettini di stoffa in maniera impeccabile.
E ora mi scoccia solo non avere il tempo per esercitarmi a casa con quello che ho imparato!
Le stoffine che hanno scelto per il progetto del corso sono bellissime, verdi, marroni, beige e bordeaux, tutti i colori della terra in autunno che preferisco. Quando le abbiamo tirate fuori dal pacchettino del kit per il corso non credevo ai miei occhi! Temevo fosse una cosa fru-fru tutta rosa con gli orsetti e invece l'insegnante e la titolare del negozio hanno scelto proprio stoffine che incontrano i miei gusti. Che bello!
Abbiamo imparato a fare due quadrati base, il Nine Patch e il Rail Fence e devo proprio dire che se prima mi sembravano impossibili da fare, ora ho scoperto che in realtà sono semplicissimi!
Ed ecco qui i miei primissimi quadrati (foto orrida fatta col cellulare...):
Sono tutta elettrizzata, ho voglia di fare, cucire, tagliare, assemblare, combinare stoffe e colori... sono in piena frenesia da patchwork!
Al corso siamo solo in due, dovevamo essere 4, ma come spesso succede, all'ultimo minuto 2 non hanno confermato. Meglio così, abbiamo l'insegnante tutta per noi, una macchina da cucire a testa, tutto lo spazio per lavorare in libertà e soprattutto un'insegnate disponibile pronta a rispondere e tutte le nostre domande.
In sole due ore ho capito dove sbagliavo nei miei tentativi da autodidatta e imparato trucchetti che non avrei neanche mai immaginato per combinare quei fantastici pezzettini di stoffa in maniera impeccabile.
E ora mi scoccia solo non avere il tempo per esercitarmi a casa con quello che ho imparato!
Le stoffine che hanno scelto per il progetto del corso sono bellissime, verdi, marroni, beige e bordeaux, tutti i colori della terra in autunno che preferisco. Quando le abbiamo tirate fuori dal pacchettino del kit per il corso non credevo ai miei occhi! Temevo fosse una cosa fru-fru tutta rosa con gli orsetti e invece l'insegnante e la titolare del negozio hanno scelto proprio stoffine che incontrano i miei gusti. Che bello!
Abbiamo imparato a fare due quadrati base, il Nine Patch e il Rail Fence e devo proprio dire che se prima mi sembravano impossibili da fare, ora ho scoperto che in realtà sono semplicissimi!
Ed ecco qui i miei primissimi quadrati (foto orrida fatta col cellulare...):
Non vedo l'ora sia venerdì prossimo!
martedì 22 novembre 2011
Nuove imprese
Da anni sono affascinata dal mondo del patchwork. Mi sono pure comprata base da taglio, cutter a rotella, libri e riviste per imparare da autodidatta e non parliamo delle montagne di stoffine, acquistate solo perché mi piacevano, senza avere la benché minima idea di come le avrei utilizzate. Ho fatto anche qualche tentativo, ma con scarsi successi.
Ora ho scovato per caso questo angolino delizioso:
Ora ho scovato per caso questo angolino delizioso:
e d'impulso mi sono iscritta a un corso di patchwork!
Comincio venerdì, non vedo l'ora!
Impareremo le basi, come realizzare i quadrati tradizionali (log cabin, nine patch, ohio star ecc), e rifinire di retro e bordo una mini coperta.
Sono così elettrizzata! Da quando mi sono iscritta continuo a tirar fuori le mie stoffine sognando le cose meravigliose che vorrei realizzare. Me le guardo e riguardo abbindando disegni e colori solo per poi rimetterle via in attesa della prima lezione.
Il corso è comprensivo di materiali, ma non so ancora che stoffe hanno scelto, perché quando mi sono iscritta mi hanno fatto vedere una trapuntina a fantasie primaverili. Ora ne stavano preparando una più invernale. Spero mi piaccia. Ma sono sicura di sì, perché l'importante non sono i colori dell'oggetto in sè, quanto imparare le tecniche per farne tanti altri.
Mi spiace solo che il corso non sia iniziato prima, così magari per Natale avrei potuto realizzare regalini patchwork per tutti!
domenica 6 novembre 2011
Riprendere i fili in sospeso
Dopo tanto tempo è sempre un'emozione particolare riprendere in mano i lavori lasciati in sospeso.
Ci sono i ricami appena inziati, che a volte non ti ricordi neanche più perché li avevi scelti.
Ci sono i lavori quasi finiti, a cui manca veramente poco, ma che per chissà quale strana ragione ti sono venuti a noia e non hai la benché minima voglia di mettere quelle ultime crocette.
E ci sono altri lavori a vari stadi, accantonati per un motivo o per un altro, senza un reale perché.
Scegliere con quale ricominciare è sempre un po' difficile.
Dopo tanto tempo di inattività, come riprendere l'attività fisica dopo un infortunio, non bisogna strafare. Lanciarsi a capofitto in un'impresa troppo grossa può essere controproducente. Non si vedono i risultati in fretta e ci si scoraggia.
In più bisogna lasciarsi guidare dal cuore. Inutile riprendere con un lavoro promesso a qualcuno da anni se quel ricamo non ci stimola. Si rischia di far passare altri anni senza portare a termine nulla.
Oggi ho cercato di fare un po' il punto della situazione di tutti i miei lavori incompiuti. Si avvicina l'inverno, si sta a casa di più, magari per colpa di un'infreddatura che non ti farebbe schiodare dal divano neanche per tutto l'oro del mondo e poi si sta avvicinando il Natale. Quindi quale occasione migliore per riprendere ago e filo e rimettersi all'opera, ora che ho un po' più di tempo?
Ma scegliere su cosa mettermi a lavorare non è semplice. Dopo un pomeriggio passato tra schemi e ricami non ho ancora deciso cosa fare.
Finire un lavorone immenso, di cui mi manca veramente poco, che devo regalare? Mi piacerebbe togliermelo di mezzo e non pensarci più, ma è un soggetto che non ho mai amato, riprendere con quello mi farebbe venire solo l'ansia.
Riprendere il mio SAL natalizio, sperando di concluderlo in tempo per le feste? Forse.
O cominciare qualcosina di nuovo, di cui ho già tutto pronto, tanto per fare un lavoretto piccolo e semplice per rimettermi in marcia?
Sono ancora molto dibattuta.
Ho fatto un giro tra i blog, mi sono lustrata gli occhi con tante creazioni magnifiche, mi sono fatta tentare da qualche swap, ho curiosato tra le novità del punto croce.
Insomma, mi sono fatta una bella cura per riprendere l'entusiasmo creativo lasciato in sospeso.
Ci mediterò ancora un po', chissà che la notte non mi porti consiglio.
Intanto posto l'ultima foto che avevo fatto al mio SAL di Lizzie Kate, credo fosse la tappa di maggio o giù di lì.
Ero andata avanti di un altro flip, quindi sono a "fa-la-la as you decorate". Ma quest'estate in vacanza mi hanno rubato la macchina fotografica (con tutte le foto della vacanza GRRRRRR!!!) e quindi, in attesa che Babbo Natale me ne porti una nuova, non ho altro da pubblicare.
Ci sono i ricami appena inziati, che a volte non ti ricordi neanche più perché li avevi scelti.
Ci sono i lavori quasi finiti, a cui manca veramente poco, ma che per chissà quale strana ragione ti sono venuti a noia e non hai la benché minima voglia di mettere quelle ultime crocette.
E ci sono altri lavori a vari stadi, accantonati per un motivo o per un altro, senza un reale perché.
Scegliere con quale ricominciare è sempre un po' difficile.
Dopo tanto tempo di inattività, come riprendere l'attività fisica dopo un infortunio, non bisogna strafare. Lanciarsi a capofitto in un'impresa troppo grossa può essere controproducente. Non si vedono i risultati in fretta e ci si scoraggia.
In più bisogna lasciarsi guidare dal cuore. Inutile riprendere con un lavoro promesso a qualcuno da anni se quel ricamo non ci stimola. Si rischia di far passare altri anni senza portare a termine nulla.
Oggi ho cercato di fare un po' il punto della situazione di tutti i miei lavori incompiuti. Si avvicina l'inverno, si sta a casa di più, magari per colpa di un'infreddatura che non ti farebbe schiodare dal divano neanche per tutto l'oro del mondo e poi si sta avvicinando il Natale. Quindi quale occasione migliore per riprendere ago e filo e rimettersi all'opera, ora che ho un po' più di tempo?
Ma scegliere su cosa mettermi a lavorare non è semplice. Dopo un pomeriggio passato tra schemi e ricami non ho ancora deciso cosa fare.
Finire un lavorone immenso, di cui mi manca veramente poco, che devo regalare? Mi piacerebbe togliermelo di mezzo e non pensarci più, ma è un soggetto che non ho mai amato, riprendere con quello mi farebbe venire solo l'ansia.
Riprendere il mio SAL natalizio, sperando di concluderlo in tempo per le feste? Forse.
O cominciare qualcosina di nuovo, di cui ho già tutto pronto, tanto per fare un lavoretto piccolo e semplice per rimettermi in marcia?
Sono ancora molto dibattuta.
Ho fatto un giro tra i blog, mi sono lustrata gli occhi con tante creazioni magnifiche, mi sono fatta tentare da qualche swap, ho curiosato tra le novità del punto croce.
Insomma, mi sono fatta una bella cura per riprendere l'entusiasmo creativo lasciato in sospeso.
Ci mediterò ancora un po', chissà che la notte non mi porti consiglio.
Intanto posto l'ultima foto che avevo fatto al mio SAL di Lizzie Kate, credo fosse la tappa di maggio o giù di lì.
Ero andata avanti di un altro flip, quindi sono a "fa-la-la as you decorate". Ma quest'estate in vacanza mi hanno rubato la macchina fotografica (con tutte le foto della vacanza GRRRRRR!!!) e quindi, in attesa che Babbo Natale me ne porti una nuova, non ho altro da pubblicare.
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